martedì 25 agosto 2015

VIII Biennale di Soncino, a Marco



 

Evento internazionale di arte contemporanea
dal 29 AGOSTO al 20 SETTEMBRE 2015
 
 
 
Inaugurazione: SONCINO CR - Sabato 29 Agosto 2015
ROCCA SFORZESCA, Via Guglielmo Marconi
EX FILANDA MERONI, Via Carlo Cattaneo
MUSEO DELLA STAMPA, Via Lanfranco, 8
+ MOSTRE SATELLITI SONCINO
h: 17.03
 
Orari:
martedì/venerdì: dalle 10.00 alle 12.00 e dalle ore 14.00 alle ore 16.00,
sabato, domenica e festivi: dalle 10.00 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 19.00
Espongono:
Emanuela Camacci, Luigi Cazzaniga, Gianni Colangelo, Juan DelGado, Aja Tania Esponda, Roberto Gianinetti, Roberto Giordani, Raffaele Iachetti, Kamilia Kard, Paolo Mezzadri, Mona Mohagheghi, Eugenio Morganti, Riccardo Muroni, Stefano Ogliari Badessi, Francesco Panceri, Emanuele Panzarini, Matteo Pasin, Francesco Penci, Ralf Klement, Renzi e Lucia, Andrea Rinaudo, Vincenzo Russo, Stefano Seraglio, Antje Stehen, Silvia Trappa, Sally Lia Viganò.
 
 
 
 
 
 
PROCESSO MERCURIALE
Geremia RENZI & LUCIA Rosano
 
 Prima è corpo, come adattamento biologico e progetto delle prime funzioni, poi diventa IO, che ci invita a compiti più interiori e spirituali. Ogni uomo è una scaglia di vita che da sempre sostenta se stessa, fino al momento in cui i confini della singolarità cadono per inserirsi in orizzonti più alti e ampi.
Oggi l'uomo è alla ricerca della propria coscienza, vuole riappropriarsi del proprio io e della propria vita. Vive in uno stato di crisi profonda che lo stacca dal cosmo, si sente estraneo da Gaia. Fluttua rimbalzato da onde e vibrazioni a lui estranee, ha perso il contatto vero e proprio con la terra. Questo lo porta alla perdita dell’Io, non fa più parte di questo mondo. Tre figure a ricordare le molte parti che ci compongono e un mandala che ci invita a cercare l’UNO, per connetterci di nuovo alla terra, far  radicare la propria testa e  trovare l’energia che da questa sale al cosmo. Come le piante che dalla terra si alimentano per salire al cielo e vivere di forza cosmica, l’uomo potrà trovare di nuovo una sua identità e ritornare a scorrere col tutto.  
Solo ieri pensavo di essere un frammento che turbina impazzito nella sfera della vita.
Ora so di essere io la sfera e che tutta la vita, in ritmici frammenti, si muove in me“.
                                                                                                                                   Khalil Gibran