Evento
internazionale di arte contemporanea
dal 29 AGOSTO
al 20 SETTEMBRE 2015
ROCCA
SFORZESCA, Via Guglielmo Marconi
EX FILANDA
MERONI, Via Carlo Cattaneo
MUSEO DELLA
STAMPA, Via Lanfranco, 8
+ MOSTRE
SATELLITI SONCINO
h: 17.03
Orari:
martedì/venerdì:
dalle 10.00 alle 12.00 e dalle ore 14.00 alle ore 16.00,
sabato,
domenica e festivi: dalle 10.00 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 19.00
Espongono:
Emanuela
Camacci, Luigi
Cazzaniga, Gianni
Colangelo, Juan DelGado, Aja Tania
Esponda, Roberto
Gianinetti, Roberto
Giordani, Raffaele
Iachetti, Kamilia Kard, Paolo
Mezzadri, Mona
Mohagheghi, Eugenio
Morganti, Riccardo
Muroni, Stefano
Ogliari Badessi, Francesco
Panceri, Emanuele
Panzarini, Matteo Pasin, Francesco
Penci, Ralf Klement, Renzi e Lucia, Andrea
Rinaudo, Vincenzo
Russo, Stefano
Seraglio, Antje Stehen, Silvia Trappa, Sally Lia
Viganò.
PROCESSO MERCURIALE
Geremia RENZI & LUCIA Rosano
Prima è corpo, come
adattamento biologico e progetto delle prime funzioni, poi diventa IO,
che ci invita a compiti più interiori e spirituali. Ogni uomo è
una scaglia di vita che da sempre sostenta se stessa, fino al momento in cui i
confini della singolarità cadono per inserirsi in orizzonti più alti e ampi.
Oggi l'uomo è alla ricerca della propria coscienza, vuole
riappropriarsi del proprio io e della propria vita. Vive in uno stato di crisi
profonda che lo stacca dal cosmo, si sente estraneo da Gaia. Fluttua rimbalzato
da onde e vibrazioni a lui estranee, ha perso il contatto vero e proprio con la
terra. Questo lo porta alla perdita dell’Io, non fa più parte di questo mondo. Tre
figure a ricordare le molte parti che ci compongono e un mandala che ci invita
a cercare l’UNO, per connetterci di nuovo alla terra, far
radicare la propria testa e trovare l’energia che da questa sale al
cosmo. Come le piante che dalla terra si alimentano per salire al cielo e
vivere di forza cosmica, l’uomo potrà trovare di nuovo una sua identità e
ritornare a scorrere col tutto.
“Solo ieri pensavo di essere un frammento che turbina impazzito
nella sfera della vita.
Ora so di essere io la sfera e che tutta la vita, in
ritmici frammenti, si muove in me“.
Khalil Gibran
Khalil Gibran