Spazio d'Arte La Deriva
Via Palerma, 17
Colico (Lc)
Via Palerma, 17
Colico (Lc)
“La vita e l’arte sono permeate
dalla casualità, e il principio del caso diviene quindi l’elemento informante
del prodotto artistico, che non è più eccellente rispetto al comune quotidiano
ma ne condivide i valori, le forme, gli strumenti operativi” (Cenni storici
sulla mail art: presentazione della mostra “Il futuro?… tra cento anni”).
Seconda Tappa della mostra itinerante di
mail art “Il futuro?… tra cento anni”, curata da Franco Ballabeni – progetto
Metropolis; in seguito, dal 16 al 31 agosto, per la sua
terza ed ultima tappa, la troveremo presso l’Artestudio di Ponte Nossa in
provincia di Bergamo. La mostra, che ha visto la partecipazione di 100 artisti
provenienti da tutto il mondo ai quali si sono aggiunti anche gli Alunni della
Scuola Primaria di Piuro (SO), si interroga sia sul futuro dell’essere umano
che su quello dell’arte focalizzando la sua attenzione sull’abbattimento delle
barriere che separano l’arte dal flusso della vita quotidiana, in modo da fare
proprie alcune istanze del Gruppo Fluxus. Da quanto scritto nella presentazione
della mostra si evince infatti che la Mail Art, nata negli anni sessanta negli
Stati Uniti e diffusasi in seguito in tutto il mondo, al pari del movimento
Fluxus, pone l’accento su valori quali la spontaneità, l’aleatorietà, il
mutamento e il viaggio. L’opera di mail art infatti viene creata spontaneamente
– e difatti ai progetti spesso partecipano anche i bambini – in seguito essa
“viaggia” grazie al mezzo postale che inevitabilmente e aleatoriamente ne
determinerà un possibile e casuale mutamento. Inoltre, sempre nella
presentazione della mostra, è precisato che la Mail Art è aperta a tutti: tutte
le opere inviate vengono infatti automaticamente incluse nel progetto senza
alcuna previa accettazione da parte di una qualsivoglia giuria e, allo stesso
tempo, essa è una pratica artistica che rifugge dal mercato dell’arte, evitando
qualsiasi mostra a pagamento. In realtà
ci troviamo dinanzi ad un vero e proprio baratto che travalica ogni tipo di
commercializzazione dell’opera d’arte; infatti, in cambio del lavoro e dell’impegno
svolto dal curatore del progetto, l’artista dona il suo lavoro che viene così
archiviato e custodito in collezioni pubbliche o private. Per quel che concerne
il Gruppo Fluxus invece, diremo che esso, pur essendo stato attivo già dalla
fine degli anni cinquanta, si costituì come movimento artistico nel 1962,
intorno alla figura di George Maciunas, con l’intento per l’appunto di
rivendicare l’intrinseca artisticità di ogni azione della vita quotidiana; tra
gli artisti che vi aderirono ricordiamo Joseph Beuys, George Brecht, Robert
Filliou, Al Hansen, Dick Higgins, Alison Knowles, Addi Køpcke, Yoko Ono, Nam
June Paik e altri.